Non è assolutamente detto (per citare alcune comuni credenze) che le femmine siano più dolci e coccolone o che i maschi abbiano un carattere più forte o litigioso. Tutte le caratteristiche di un cane derivano dalla sua genetica (quindi molte informazioni le possiamo avere conoscendo i suoi genitori) e dalle sue esperienze di vita.
Vediamo quindi attraverso le varie fasi della crescita quali possono essere le diversità tra i maschi e le femmine. |
Lucky, Yuri e Kiki (lacasadelgolden)
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Tenendo conto che le differenze che possono evidenziarsi sono dettate proprio dagli ormoni diversi (testosterone nei maschi, estrogeni e progesterone nelle femmine) nei cuccioli questi non influenzano in modo evidente il comportamento e le diversità sono prettamente legate all’individualità.
Il periodo adolescenziale sia per i maschi che per le femmine hanno la tendenza a confrontarsi e a volte a mettersi in conflitto sia con altri cani che con i proprietari. Il testosterone porta ad una maggior reattività e ad un maggior desiderio di confronto e di conseguenza questa è un’età spesso molto critica per i proprietari dei maschietti, che non vanno più d’accordo con tutti gli altri cani come prima.
Ci sono poi motivi pratici che portano a fare una scelta ma anche questi non sono poi così scontati: se è vero che una femmina intera va in calore due volte all’anno con i “disagi” (per noi proprietari) del caso, è anche vero che molti maschi sentono le femmine in calore a chilometri di distanza e che in quel periodo sono più agitati e inappetenti.
Se la scelta tra maschio e femmina non è così importante quando abbiamo un solo cane, quando in famiglia ci sono due o più cani, bisogna porre un’attenzione maggiore. Ogni convivenza tra due o più individui può avere grandi punti di forza ma anche delle difficoltà; anche in questo caso molto dipende dalla nostra capacità di gestire correttamente la situazione, senza creare occasioni di conflitto e competizione.