Displasia dell'anca
nel cane è una malattia multifattoriale cioè causata da diversi fattori: genetici, ambientali e nutrizionali, che colpisce l'articolazione coxo-femorale (bacino)
PROVIAMO A SPIEGARLO MEGLIO...
L'anca è costituita da una perfetta coordinazione fisica tra la testa del femore e l'acetabolo, ovvero la possibilità di un incastro tra la prima e la cavità del secondo. In condizioni di salute piena, la testa del femore deve poter ruotare nello spazio offerto dall'acetabolo, senza dolori e senza problemi così da garantire movimento alla zampa. La mancata coordinazione e sintonia fisica tra le due parti è segno della patologia e caratterizza un'usura errata della cartilagine articolare. Quindi se le due parti non risultano morfologicamente complementari, si crea un significativo attrito.
In seguito è possibile il sopraggiungere di un'artrosi cronica progressiva, che può risultare dolorosa e che spesso condiziona il movimento del cane. Lo sviluppo della displasia dell'anca è determinato da una interazione di fattori genetici e ambientali, anche se c'è un motivo complesso di eredità per questo disturbo, con più geni coinvolti. La displasia dell'anca è una delle malattie scheletriche più comuni riscontrate nei cani. Il sesso non sembra essere un fattore, mentre alcune razze hanno una propensione genetica maggiore a riscontrare questa malattia. In particolare le razze medio-grandi risultano essere le più colpite e il Golden Retriever fa parte di questa categoria ad alto rischio. La displasia dell'anca spesso inizia mentre un cane è ancora giovane e fisicamente immaturo. L'insorgenza precoce di solito si sviluppa dopo quattro mesi di età. Ci sono anche casi di insorgenza tardiva, dove la displasia si sviluppa dopo per osteoartrite, una forma di infiammazione articolare (artrite) che è caratterizzata dal deterioramento cronico o degenerativo della cartilagine articolare. |
ESTRATTO DAL SITO: FSA
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Classificazione RX UFFICIALI
La valutazione del grado di displasia dell'anca può essere eseguita presso un veterinario autorizzato da una delle due centrali di lettura Ce.Le.Ma.Sche o FSA . Le RX vengono eseguite in sedazione o anestesia e possono essere ufficializzate solo al raggiungimento dei 12-15-18 mesi di età, in base alla razza del cane. Queste RX, una volta effettuate, vengono inviate alla centrale di lettura insieme al Pedigree dove verranno valutate con un punteggio che può essere A,B,C,D,E, in cui A è il punteggio migliore ed E il peggiore.
ESTRATTO DAL SITO: FSA
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Grado AGrado B
Grado C
Grado D
Grado E
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nessun segno di displasia dell'anca. La testa del femore e l'acetabolo sono congruenti. Il bordo cranio-laterale appare netto e leggermente arrotondato. Lo spazio articolare risulta netto ed uniforme.
articolazione dell'anca quasi normale. La testa del femore e l'acetabolo appaiono leggermente incongruenti.
leggera displasia dell'anca. La testa del femore e l'acetabolo appaiono incongruenti, il bordo cranio laterale dell'acetabolo risulta appiattito. Possono essere presenti irregolarità o segni minori di modificazioni osteoartrosiche a carico del margine acetabolare craniale, caudale o dorsale o della testa e del collo del femore.
media displasia dell'anca. Incongruità evidente tra la testa del femore e l'acetabolo con sublussazione. Saranno presenti un appiattimento del bordo cranio-laterale e/o segni di osteoartrosi.
grave displasia dell'anca. Sono presenti modificazioni marcate di tipo displasico delle anche, come lussazione o sublussazione distinta, un evidente appiattimento del margine acetabolare craniale e deformazione della testa del femore (a forma di fungo o appiattita) o la presenza di altri segni di osteoartrosi.
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I SINTOMI
La displasia dell'anca si manifesta nel cane con zoppia, che varia d'intensità a seconda della gravità della patologia. Esistono alcuni atteggiamenti che possono farci sospettare che il cane sia affetto da displasia dell'anca e sono
I controlli devono essere fatti quindi in giovane età con lo studio radiografico giovanile per valutare la predisposizione del soggetto alla patologia (4-6 mesi) e successivamente devono essere ripetuti tra i 12 ed i 18 mesi di età (a seconda della razza), in cui viene fatta la valutazione ufficiale della displasia dell'anca.
- Corsa a coniglio (il cane saltella con gli arti posteriori)
- Difficoltà ad alzarsi ed al movimento
- L'animale tende a stancarsi velocemente
- Difficoltà di stazione sulle due zampe posteriori poggiando le anteriori sul proprietario
- Dolore all'estensione e al movimento degli arti posteriori
- Difficoltà nel salire le scale e sedersi correttamente.
I controlli devono essere fatti quindi in giovane età con lo studio radiografico giovanile per valutare la predisposizione del soggetto alla patologia (4-6 mesi) e successivamente devono essere ripetuti tra i 12 ed i 18 mesi di età (a seconda della razza), in cui viene fatta la valutazione ufficiale della displasia dell'anca.
Displasia del gomito
La displasia del gomito nel cane è una patologia degenerativa che porta alla progressiva formazione di artrosi e relativo dolore. E' una patologia che può essere diagnosticata già in tenera età effettuando uno studio radiografico giovanile tra i 4 ed i 6 mesi di vita dell'animale. Attraverso queste RX giovanili è possibile emettere un sospetto di displasia del gomito. A differenza della displasia dell'anca, che è una malattia multifattoriale, la displasia del gomito sembra essere maggiormente legata ad un problema genetico. E' anche vero però che alcuni traumi o fratture in giovanissima età possono predisporre alla patologia.
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I fattori che possono influire sulla displasia del gomito:
Si tratta di una patologia multifattoriale in cui diverse cause interagiscono portando un aumento del ritmo di crescita e dell'incremento ponderale.
Questo, a sua volta, determina dei traumi e delle alterazioni sui processi di ossificazione encondrale a livello di cartilagini di accrescimento e articolari, e quindi l'instaurarsi di processi osteocondrosici degenerativi.
I soggetti più colpiti sono quindi i cani di grossa taglia in accrescimento.
Oltre al peso anche il grado di attività può rappresentare un fattore scatenante la patologia.
Per finire, a seconda della regione scheletrica in cui l'osteocondrosi si manifesta, il cane presenterà delle patologie differenti con differenti sintomatologie cliniche.
- Fattori genetici sono importanti soprattutto in relazione al rapido accrescimento osservato in cani con rapido e grande sviluppo scheletrico e muscolare (infatti è difficile riscontrare osteocondrosi in soggetti con peso inferiore ai 25 kg). Inoltre nei soggetti di sesso maschile l'incidenza è doppia o tripla rispetto a quella riscontrata nelle femmine, le quali hanno una velocità di crescita inferiore
- Fattori alimentari l'iperalimentazione e la sovra-integrazione promuovono un rapido accrescimento con conseguente aumento del carico meccanico su superfici scheletriche ancora immature
- Fattori ormonalicausato da disfunzioni ormonali, o per causa di ormoni
Si tratta di una patologia multifattoriale in cui diverse cause interagiscono portando un aumento del ritmo di crescita e dell'incremento ponderale.
Questo, a sua volta, determina dei traumi e delle alterazioni sui processi di ossificazione encondrale a livello di cartilagini di accrescimento e articolari, e quindi l'instaurarsi di processi osteocondrosici degenerativi.
I soggetti più colpiti sono quindi i cani di grossa taglia in accrescimento.
Oltre al peso anche il grado di attività può rappresentare un fattore scatenante la patologia.
Per finire, a seconda della regione scheletrica in cui l'osteocondrosi si manifesta, il cane presenterà delle patologie differenti con differenti sintomatologie cliniche.
I SINTOMI
I sintomi di displasia del gomito nel cane sono abbastanza precoci e possono essere già presenti durante i primi mesi di vita.
A differenza di quello che si legge su alcuni blog, la sintomatologia sarà maggiore in quei soggetti che hanno un solo arto colpito.
Negli animali con lesione bilaterale (su entrambi i gomiti) la sintomatologia è meno evidente, l'animale, infatti, è costretto ad appoggiare su entrambi gli arti. Il cane con lesione monolaterale (su un solo gomito) appoggerà preferibilmente sull'arto sano, accentuando la zoppia.
Il grado di zoppia aumenta con il progredire della patologia, inizialmente sarà lieve e discontinua per poi diventare grave e costante. E' possibile, in questi soggetti affetti da displasia, percepire la zona del gomito gonfia, calda e dolente (sopratutto nella fase acuta). Inoltre il ROM (Range of Motion) articolare è ridotto, cioè il gomito non si chiude completamente.
A differenza di quello che si legge su alcuni blog, la sintomatologia sarà maggiore in quei soggetti che hanno un solo arto colpito.
Negli animali con lesione bilaterale (su entrambi i gomiti) la sintomatologia è meno evidente, l'animale, infatti, è costretto ad appoggiare su entrambi gli arti. Il cane con lesione monolaterale (su un solo gomito) appoggerà preferibilmente sull'arto sano, accentuando la zoppia.
Il grado di zoppia aumenta con il progredire della patologia, inizialmente sarà lieve e discontinua per poi diventare grave e costante. E' possibile, in questi soggetti affetti da displasia, percepire la zona del gomito gonfia, calda e dolente (sopratutto nella fase acuta). Inoltre il ROM (Range of Motion) articolare è ridotto, cioè il gomito non si chiude completamente.
Classificazione F.C.I. IEWG della displasia del gomito
La lastra ufficiale sia per il gomito che per l'anca viene eseguita ai 12 mesi compiuti del cane da un veterinario abilitato presso una delle due centrali riconosciute in Italia Ce.Le.Ma.Sche o FSA.
Grado 0
Grado BL
Grado 1
Grado 2
Grado 3
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non si riscontrano alterazioni.
alterazioni articolari minime.
presenza di osteofiti di ampiezza < 2 mm, e/o di sclerosi subtrocleare dell'ulna e/o di incongruenza articolare < 2 mm
presenza di osteofiti di ampiezza da 2 a 5 mm e/o di grave sclerosi subtrocleare dell'ulna e/o di incongruenza articolare > 2 mm; alterazioni del profilo del processo coronoideo mediale senza evidenza di frammentazione od una fusione incompleta del processo anconeo ulnare.
presenza di osteofiti di ampiezza > 5 mm; l'evidenza di un processo coronoideo mediale frammentato o di una lesione del profilo del condilo omerale mediale da osteocondrite dissecante (OCD) o da erosione (KL), o di una mancata unione del processo anconeo (UAP) comportano comunque il grado 3. Anche i cani sottoposti ad interventi chirurgici per displasia del gomito devono essere classificati come Grado 3 indipendentemente dal grado delle alterazioni articolari presenti, se l'intervento eseguito è dimostrabile radiograficamente. NON AMMESSO ALLA RIPRODUZIONE
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Considerazioni
Vista la complessità della genetica, "NESSUNO" può garantire un cane esente da displasia, ma sicuramente con particolari accorgimenti si può ridurre il rischio al minimo.
La casa del golden per questa ragione, evita di incrociare cani legati da parentele e si assicura che tutti i genitori siano esenti da displasia.
Naturalmente ricopre un ruolo molto importante l'alimentazione e l'integrazione che viene fornita ai cuccioli ed alle madri fin dai primi giorni di vita, ciò consente lo sviluppo del cucciolo il più sano e regolare possibile.
La casa del golden per questa ragione, evita di incrociare cani legati da parentele e si assicura che tutti i genitori siano esenti da displasia.
Naturalmente ricopre un ruolo molto importante l'alimentazione e l'integrazione che viene fornita ai cuccioli ed alle madri fin dai primi giorni di vita, ciò consente lo sviluppo del cucciolo il più sano e regolare possibile.